ESTATE ALL'APERTO

Tempo di vacanze: mare, montagna, campagna, lago. Ogni località offre relax e svaghi, ma anche lati oscuri. Calabroni, meduse, scorpioni insetti, rettili e vipere sono in agguato. Evitarli è meglio, nel caso il contatto avvenga niente panico.
Ecco alcune dritte per il primo intervento fornite dal Centro Antiveleni di Niguarda
- API, VESPE, CALABRONI – È necessario asportare il pungiglione accertandosi che non rimangano residui. Se si presentano altri sintomi come pallore, sudorazione, vertigini, difficoltà respiratorie è necessario rivolgersi al Pronto Soccorso.
- RAGNI - La malmignatta, il più pericoloso ragno presente nel nostro Paese si può trovare in zone di campagna disabitate o incolte ma anche in box e cantine. Se si è stati punti occorre lavare bene la zona colpita, disinfettare e rivolgersi ad un Pronto Soccorso in caso di tremori, vertigini, contrazioni muscolari.
- PESCI - In caso di puntura di tracina, pesce ragno e scorfano è necessario immergere la zona colpita in acqua calda e tenercela per almeno 1 ora, o il più a lungo possibile. Disinfettare e asportare le eventuali spine. Ghiaccio, sostanze refrigeranti o ammoniaca sono da evitare.
- MEDUSE - Se si pensa di avere avuto il contatto con una medusa pericolosa, rivolgersi al Pronto Soccorso più vicino. Stimolare l’attività muscolare favorisce al veleno di circolare nell’organismo, per tale ragione è necessario mantenere la calma. Rimanere in acqua il più possibile poi, con la mano a piatto, cercare di allontanare le vescicole che contengono le sostanze urticanti. Dopo di che applicare ghiaccio o pomate a base di cloruro di alluminio. Evitare di sciacquare con acqua dolce e, soprattutto, mai utilizzare l’ammoniaca sulla zona colpita.
- VIPERE - È indispensabile non farsi prendere dal panico. Immobilizzare l’arto come se fosse fratturato e recarsi in ospedale. Mai incidere o succhiare il punto di inoculo, non applicare ghiaccio, assumere alcolici, somministrare medicinali prima di essersi recati in ospedale.