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24 Aprile 2015
Raffreddore o allergia?

Con la primavera per alcuni inizia un periodo all’insegna di occhi rossi e prurito al naso.  Come fare per risolvere il problema della rinite allergica? Ne parliamo con le dottoresse Emanuela Pepponi e Maria Teresa Valenti, rispettivamente otorino e allergologa, responsabili del Centro rino-allergologico di 3C Salute di Reggio Emilia.

Innanzitutto cos’è la rinite allergica?
La rinite allergica è un’infiammazione della mucosa nasale in cui l’organo di shock è il naso. Nei pazienti che ne soffrono, le mucose nasali rispondono abnormemente al contatto con sostanze (prevalentemente inalatorie come pollini, epiteli di animali o acari) innocue per i soggetti non allergici. Quando il soggetto è esposto a tali stimoli, si innesca un processo infiammatorio che si manifesta con sintomi quali:

  • prurito e ostruzione nasale
  • gocciolamento del naso
  • starnuti
  • prurito e lacrimazione oculare.

La rinite allergica si classifica in due grandi categorie:

  • Intermittente: sintomi per meno di 4 giorni a settimana tutto l’anno oppure rinite allergica quotidiana per meno di quattro settimane in tutto l’anno. Essa può essere lieve, moderata o severa.
  • Persistente: i sintomi perdurano per più di 4 giorni a settimana oppure per più di quattro settimane all’anno. Essa può essere lieve, moderata o severa.

La rinite può essere l’anticamera dell’asma, o addirittura accompagnare la più grave malattia respiratoria. Le due condizioni patologiche, infatti, vanno spesso in coppia. Almeno il 60% degli asmatici soffre di rinite e circa il 20-30% dei malati di rinite allergica soffre anche di asma.

Qual è lo specialista da consultare per riconoscere la rinite?

La rinite può essere individuata e curata dall’otorino, ma è opportuno l’intervento dell’allergologo poiché è una patologia sistemica, in cui è coinvolto tutto il sistema immunitario e talvolta i sintomi nasali sono solo un sintomo collaterale di questa alterazione generalizzata (il naso è appunto solo l’organo di shock).

In cosa consiste la visita?
È buona norma accompagnare la visita allergologica con la visita otorino per verificare eventuali conseguenze dell’infiammazione protratta della mucosa nasale. La visita dall’otorino comprende la rinofibroscopia, un esame indolore e minimamente invasivo in cui si introduce una piccola sonda attraverso le narici e si esplorano le cavità nasali nella loro porzione più posteriore (rinofaringe), l'ipofaringe e la laringe.

L’allergologo, dopo un’attenta anamnesi, basata sulla storia dello stato di salute del paziente e sull’esame obiettivo, esegue i test allergologici cutanei (prick test). Il prick test viene eseguito a livello ambulatoriale, in pochi minuti, ed è un test assolutamente non invasivo ed indolore. Questo esame permette di conoscere la causa della malattia, applicare norme di prevenzione, e attuare la terapia più adatta.

Come si cura la rinite?
Il trattamento è di tipo medico: con specifici farmaci si possono controllare bene i sintomi e prevenire le complicanze. Numerosi sono i farmaci efficaci per le allergie respiratorie, come gli antistaminici, gli antiasmatici, i cortisonici topici. È inoltre possibile intervenire sul sistema immunitario dell’organismo grazie all’immunoterapia specifica, meglio nota come vaccino desensibilizzante. L'obiettivo di tale terapia è di abituare progressivamente l’organismo alla presenza dell'allergene responsabile dei disturbi, consentendo di diminuire i sintomi dell'allergia e di conseguenza l'assunzione di farmaci sintomatici. Inoltre evita l’aggravamento della malattia allergica, riducendo la comparsa di nuove sensibilizzazioni.

Come si previene la rinite?
Sicuramente è importante adottare misure preventive per ridurre l’esposizione ad allergeni o altri fattori scatenanti. In particolare:

  • Evitare attività all’aria aperta durante il giorno
  • Tenere pulita la biancheria del letto (lavare fodere e lenzuola con acqua calda, foderare cuscini e materassi con materiale antiacaro)
  • Tenere animali e piante fuori casa durante la notte
  • Non fumare
  • Pulire la casa con aspirapolvere e non con la scopa
  • Eliminare le muffe ambientali con soluzioni clorate
  • Ventilare spesso gli ambienti.

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