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di qualità e con tariffe accessibili”

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19 settembre 2014
LA SANITÀ IN ITALIA
Cosa dicono gli esperti del settore
La prima mattina di Meeting della rete WIS ha visto l’avvicendarsi di relatori importanti nel panorama della sanità privata in Italia che hanno toccato punti nodali dello sviluppo e delle prospettive per i prossimi anni.
 
GIUSTIZIA SOCIALE E SANITÀ
Carla Collicelli, vicedirettore di Censis, presenta un quadro dettagliato della situazione italiana: il cambiamento delle condizioni sociali ha portato anche ad un cambiamento di approccio nei confronti della salute e della prevenzione. Il benessere sociale è notevolmente cambiato in questi ultimi 20 anni, aumentando progressivamente le differenze nell’accesso alle cure.
Sempre più si presenta un’assistenza sociosanitaria inadeguata in Italia, che fatica a rispondere alla domanda, in particolare per quanto riguarda la prevenzione e l’assistenza.
Diverse ricerche dimostrano che negli ultimi anni molte persone dichiarano di aver rinunciato a prestazioni sanitarie a causa di impossibilità economiche.
Questo genera ingiustizie sociali - sottolinea Carla Collicelli - se non c’è un arbitraggio sulle prestazioni di cui si usufruisce, sia nel pubblico che nel privato, si rischia di avere prestazioni inutili: qualcuno si permette di tutto e di più, mentre qualcuno non riesce ad ottenere nemmeno l’essenziale.”
 
LA NECESSITÀ DI UN WELFARE MIX
In questo panorama, si profila un nuovo insieme di attori: è il Welfare Mix, ovvero un insieme di erogatori di prestazioni sanitarie.
Nell’ultimo trentennio, infatti, a fronte di questa difficoltà nella risposta sanitaria, si sono sviluppati nuovi soggetti che forniscono servizi privati, anche di tipo “sociale” come Welfare Italia. Questo tipo di sanità “leggera”, può garantire servizi diagnostici tempestivi e un’alta accessibilità, permettendo a nuove categorie di popolazione di accedere alla sanità privata non dovendo attendere le file della sanità pubblica. In questo sistema di Welfare Mix si presentano più erogatori di prestazioni in grado di offrire risposte non solo oggi per i bisogni di diagnostica, ma soprattutto domani, per i problemi legati all’invecchiamento della popolazione e quindi con prestazioni di carattere riabilitativo e di assistenza domiciliare.
 
LA SOSTENIBILITÀ ECONOMICA PER FAMIGLIE E SISTEMA SANITARIO
I Luoghi di Cura Welfare Italia diventano un esempio concreto di un nuovo modello di sanità, poiché WIS riunisce in sé due aspetti fondamentali dei consumi privati in sanità.
Il primo è la sostenibilità economica per le famiglie, il secondo riguarda la scommessa di far diventare i cittadini responsabili della propria salute, non semplicemente dei fruitori e consumatori. “Questo non ha solo un elemento valoriale, ma ha un elemento di sostenibilità economica del sistema che altrimenti non sarebbe in grado di reggersi in piedi.” Afferma Mario Del Vecchio, direttore OCPS Bocconi.
Realtà come WIS diventano quindi ottimi esempi di complementarietà per i grandi centri erogatori, ovvero gli ospedali, che oggi hanno bisogno di concentrarsi principalmente sull’offerta a più elevata complessità,  necessitano sempre più di partnership per quanto riguarda l’offerta ambulatoriale.
 
L’EVOLUZIONE DELLA SANITÀ INTEGRATIVA
A completare il quadro dei nuovi modelli sanitari, non possono mancare certamente le Mutue sanitarie integrative. Marco Vecchietti, direttore di Previmedical e consigliere Delegato di RBM Salute, afferma la necessità di lavorare sulla trasformazione dei fondi sanitari contrattuali, impostati su un modello sanitario unico per tutto il territorio sanitario nazionale che potrebbe invece evolvere verso un modello con piani sanitari territoriali o regionali.
“Sarebbe opportuno attivare per ogni fondo sanitario, 4 nomenclatori che rispondano alle 4 macro aree geografiche italiane di modo che le esigenze del fondo sia tarato sulle reali esigenze del territorio”, continua Vecchietti.
Potrebbe infine essere utile rivalutare il ruolo attivo delle regioni, le quali, in base alla normativa sulla sanità integrativa, possono attivare dei fondi sanitari che quali possono integrare o sostituire le offerte della contrattazione collettiva, personalizzando la risposta di sanità integrativa per i cittadini.
 
a cura della Redazione
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